
TORNA, DOPO DUE ANNI DI STOP, IRPINIA MOOD FOOD FESTIVAL, CHE PORTA NEL CENTRO DI AVELLINO CHEF, PRODUTTORI, CUCINA DELLA MEMORIA, MOMENTI DI DISCUSSIONE, MUSICA, DALL’1 AL 4 SETTEMBRE. TRA GLI OSPITI ANCHE JOE BASTIANICH IN VERSIONE MUSICISTA, CHE SI ESIBIRÀ CON LA TERZA CLASSE, FOLK BAND NAPOLETANA. E UN GUSTOSO EVENTO DI ANTEPRIMA DEDICATO ALL’ARTE DI FARE LA SALSA AL POMODORO.
Più conosciuta per la potenza di fuoco di tre Docg vitivinicole, l’Irpinia del Fiano di Avellino, del Greco di Tufo e del Taurasi, questa terra ha tanto da raccontare anche per le sue ricchezze gastronomiche, produzioni agricole e artigianali che in Campania, soprattutto per il capoluogo partenopeo, rappresentano una sorta di feticcio della buona memoria (pensiamo allo spazio che trovano nei menu dei grandi ristoranti e delle grandi pizzerie prodotti come la soppressata, il broccolo aprilatico, la castagna, il tartufo nero o i formaggi di Carmasciano). La ristorazione, che pur ha contato e conta punte di diamante davvero virtuose sparse nella sterminata provincia, fatica ad emergere con costanza sullo scenario nazionale, scontando una certa difficoltà nel fare rete (eccezion fatta negli scorsi anni per l’associazione i Mesàli, capeggiata da Carmine Fischetti dell’Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda).
Irpinia Mood Food Festival
È proprio il capoluogo, Avellino, che da tempo manca dalla mappa dei gourmet ed è per questo che risulta tanto più interessante la notizia di giovani con le idee chiare e la progettualità contemporanea che intendono fare sistema. Irpinia Mood, una sorta di collettivo di professionisti con varie anime, si propone una missione ambiziosa: mettere insieme tutte le potenzialità della “terra di mezzo”, trasportandole nella contemporaneità, fuori dal racconto mitico pastorale, ma valorizzando chi in questa terra ha deciso di restare e fare grandi cose. All’attivo anche altre manifestazioni (la più recente, a maggio 2022, Acino, dedicata ai vini naturali), l’Irpinia Mood Food Festival non nasce oggi: dal 2015, per cinque edizioni, ha portato nel salotto buono del capoluogo, Corso Vittorio Emanuele, proposte culinarie di qualità, declinate in ricette “di strada”, vini, artigiani, performance artistiche e, soprattutto, tanta gente: 45 mila le presenze conteggiate solo nel 2019, l’ultima edizione. Poi lo stop della pandemia. Quest’anno si riparte con una manifestazione di quattro giorni, dall’1 al 4 settembre, all’interno del Complesso Monumentale dell’Ex Carcere Borbonico, antica struttura di reclusione, oggi centro culturale, sempre in pieno centro cittadino.
